Caritas Interparrocchiale di Riccione “MADONNA del Mare”

La Caritas interparrocchiale di Riccione è nata in occasione del Giubileo del 2000, come simbolo di carità e al contempo spinta verso la carità della comunità locale. All’interno della Caritas interparrocchiale operano i volontari di tutte le parrocchie presenti sul territorio comunale, seppur in ogni singola comunità siano presenti le Caritas parrocchiali.

Presso la Caritas interparrocchiale vengono garantiti i servizi quali: mensa, doccia, distribuzione di alimenti e indumenti e altri che, presso le singole Caritas parrocchiali, sarebbero impossibili da gestire. L’Interparrocchiale serve da supporto per i non residenti che abitano nel Comune di Riccione e per le parrocchie che hanno difficoltà nella gestione di servizi come l’Ascolto e la distribuzione dei viveri.

Le persone incontrate

Come nel 2015 anche nel 2016 si è registrata una diminuzione delle persone incontrate, se nel 2014 si erano rivolte al Centro 1.065 persone, nel 2016 sono state 811.

Sono diminuiti sia gli italiani che gli stranieri, per la maggior parte si tratta di persone che non erano residenti in zona e che quindi si sono spostate altrove. Tuttavia resta elevato il numero degli italiani che rappresentano il 27% dell’utenza.

Rispetto agli immigrati le presenze maggiori sono di: marocchini (15%), rumeni (14%) e senegalesi (13%). Il problema più diffuso è quello dell’assenza di lavoro, situazione che, protraendosi negli anni, ha creato anche ulteriori disagi: abitativi (il 59%), familiari (25%) e di salute (8%).

Nel 2016 abbiamo riscontrato un aumento di giovani dai 25 ai 34 anni, hanno raggiunto il 23%, tra loro ci sono: giovani italiani con problematiche relative all’assenza di un’occupazione, con rapporti familiari conflittuali, con dipendenze o cin problemi relativi alla giustizia; ma anche giovani immigrati, tra questi abbiamo riscontrato un aumento di profughi e di richiedenti asilo che non parlano italiano e che sono alla ricerca di un posto dove vivere.

Il tema della salute

Dal Centro di Ascolto, in questo periodo di crisi, oltre al disagio economico, emergono anche problematiche legate alla salute: molte persone rinunciano a curarsi di fronte all’incapacità di arrivare a fine mese.

I pacchi alimentari, il pagamento di bollette e gli indumenti non bastano più, a questi si sono aggiunte richieste di pagamenti per visite specialistiche, in particolare odontoiatriche e oculistiche, ticket per riabilitazioni, acquisti di medicinali e richiesta di pagamenti di tessere sanitarie (per i cittadini dell’Unione Europea che hanno tale documento scaduto e non possono più accedere ai servizi specialistici ed avere il medico di base). Per far fronte a questa emergenza si è pensato di devolvere parte del ricavato del pranzo  annuale, di autofinanziamento, all’emergenza salute. Questo ci ha permesso di risolvere vari casi fra cui l’acquisto di una tessera sanitaria per un malato oncologico, l’acquisto di medicinali non reperibili presso la Caritas Diocesana, l’Opera di Sant’Antonio e la Croce Rossa; la possibilità di far effettuare visite specialistiche a bambini con varie problematiche e contribuire al pagamento di visite legali in seguito a gravi incidenti stradali.

I tempi del sistema sanitario nazionale molte volte sono disastrosi, si cerca perciò, valutando i casi più gravi, di indirizzarli verso cliniche private, evitando attese lunghissime.

Per le problematiche della salute si è notato che la presenza di Italiani negli ultimi anni è diventata  maggioritaria e coinvolge tutte le fasce d’età.

Le iniziative di carità

In accordo con i Servizi Sociali dal 2014 abbiamo istituito il “giro nonni”: gli assistenti ci segnalano anziani o invalidi a cui portare il pranzo a domicilio.

L’interparrocchiale partecipa alla Consulta della Solidarietà, organo che riunisce 21 associazioni attive sul territorio comunale. La Consulta coordina le Associazioni e lavora in sinergia con esse per monitorare, il più possibile, gli stati di bisogno, per cercare di risolverli.

Collaboriamo con il Centro Missionario per gli indumenti da macero, per le richieste di mobili che ci pervengono dagli assistiti e con il Centro Aiuto alla Vita per i bambini da zero a tre anni che hanno bisogno di tutto (alimenti, passeggini, pannolini, corredini ecc.).

Nel 2013 è nato il servizio barbiere, attività che è continuata anche nel 2016 con cadenza mensile.

Tra i donatori abbiamo vari forni e una pasticceria che offrono frequentemente i propri prodotti, molto graditi dagli ospiti. Con la Coop abbiamo stipulato una convenzione chiamata “brutti ma buoni”, attraverso la quale ci vengono donati prodotti buoni, ma mal confezionati o con difetti di imballaggio; siamo inoltre accreditati al sistema europeo Agea che ci fornisce di viveri ma, negli ultimi anni, è aumentata la burocrazia a discapito di una diminuzione di prodotti donati e con notevoli difficoltà nel rapporto con le persone bisognose, che si sono trovate costrette a mostrare numerosi documenti.

“Sbagliando s’impara” recita un proverbio, seguendo questo principio abbiamo messo in atto due percorsi:

  • per gli studenti dell’Istituto alberghiero che vengono sospesi, in alternativa alla sospensione, abbiamo stretto un accordo con la scuola obbligando i ragazzi a svolgere un determinato numero di ore di volontariato in base alle situazioni;
  • per coloro che sono agli arresti domiciliari e per coloro che sono stati sorpresi in stato di ebbrezza alla guida, al posto della detenzione, sono stati concessi i lavori socialmente utili.

Ogni anno organizziamo, per il compleanno della Caritas, un pranzo di autofinanziamento, coinvolgendo varie realtà riccionesi, quali l’Istituto Alberghiero, il Comune, gli Scout e tutti i volontari delle varie Caritas Parrocchiali; invitando tutte le persone e le altre Associazioni a partecipare, desideriamo creare una grande rete di solidarietà che possa essere messa al servizio ed essere di aiuto a tutti coloro che si trovano in una condizione di bisogno.

Nel 2016 abbiamo registrato un calo di donazioni economiche da parte di quelli che erano i nostri benefattori, perché la crisi ha colpito un po’ tutti.

Gli interventi nel periodo 2014-2016

  2016 2015 2014
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 811 6.461 865 6.327 1.065 6.169
Mensa 445 8.430 480 4.353 532 8.947
Pacchi viveri 134 622 110 546 219 717
Alimenti e prodotti per neonati 11 23 16 23 16 20
Docce 251 1.431 277 1.614 276 1.445
Indumenti 601 1.729 677 1.987 740 1.831
Sussidi economici 30 € 2.507 45 € 4.097 97 € 7.135
Consulenze legali 24 31 0 0 0 0
Lavoro 4 4 0 0 6 6
Apparecchiature e/o materiale sanitario 0 0 1 1 0 0
Mobilio, attrezzatura per la casa 2 2 6 6 1 1
Totale 2.313 14.934 2.477 14.856 2.952 19.136