Caritas Parrocchiale Santa Maria Maddalena (Celle)
Le persone incontrate
Nel 2016 abbiamo servito 71 famiglie, per un totale di 142 persone, di cui il 59% italiani e al secondo posto, persone del Marocco col 20%. Pur rispettando i nostri limiti, nel 2016 si è allargato il ventaglio di servizi offerti. ci sono stati due parti di cui uno gemellare; le madri non riuscivano a ritirare o portare i figli più grandi a scuola o all’asilo. Nel primo caso abbiamo coinvolto una nostra assistita dandole un piccolo rimborso per la benzina; fra la donna e il bambino si è instaurato un bel rapporto e l’assistita ci racconta spesso di quanto le piace il bambino e l’esperienza che sta vivendo. Nel secondo caso abbiamo coinvolto una nostra parrocchiana, universitaria, che, ogni mattina, porta due fratellini (di genitori tunisini) da casa all’asilo, mentre al ritiro ci pensa il loro padre. In entrambi i casi noi siamo le riserve e, in entrambi i casi, si tratta di persone da noi molto conosciute e con il permesso degli istituti che hanno copie dei nostri documenti e altro.
Questi solo degli esempi di come cerchiamo di aiutare, in modo mirato, senza porci dei limiti ma con cautela. Accompagniamo le persone presso uffici (Comune, Acer ecc.) o strutture sanitarie. Lo facciamo personalmente o coinvolgendo altre persone, come un nostro assistito che quando è venuto era sulla via della depressione e poco incline al dialogo (confermato anche dai suoi vicini). Ha fatto poche sedute col nostro psicologo e piano piano lo abbiamo coinvolto nel aiutarci. Oggi è sempre sorridente, parla volentieri e ha allargato la sua cerchia di amicizie. La scorsa estate ha aiutato un albergatore di Viserba che ospitava profughi, facendo da autista, a settembre ha fatto anche da tramite tra noi e l’albergatore, cosi che l’ultimo giorno del nostro mercatino, l’albergatore e’ venuto e ha potuto prendere abbigliamento e scarpe a volontà dietro un’offerta libera.
Complessivamente abbiamo donato 2.180 euro dati per spese varie (bollette, biglietti, ecc.), altri 300/400 euro li abbiamo dati per svariate ragioni (tra cui ogni tanto l’acquisto di pannolini per bambini).
3.000 euro circa li abbiamo spesi per l’acquisto di viveri, in quanto non abbiamo aderito alla fornitura Agea, per un totale di oltre 700 pacchi viveri distribuiti.
Il tema della salute
Il 25% delle famiglie che si rivolgono al nostro Centro di Ascolto ha problemi di salute: tumori, malattie cardiovascolari, depressione e problemi psichici. Nella nostra parrocchia non ci sono molte cose organizzate in favore dei malati. La nostra Caritas parrocchiale ha favorito l’incontro tra persone sane e persone malate, ma al momento sono cattedrali nel deserto, da parte nostra consiste solo nel fare breve visite quando magari portiamo il pacco viveri.
Tutta un’altra storia è la nostra Legio Marie, molto organizzata in tal senso. Ogni settimana si dividono in gruppetti da due persone e vanno a fare visita ad anziani ed ammalati loro segnalati, recandosi anche in strutture per anziani ove sono ricoverate persone che un tempo abitavano nel nostro quartiere.
Altre visite vengono svolte su iniziative personali che, per quanto ne sappiamo, attraverso i rapporti interpersonali che abbiamo in parrocchia, non sono poche, sono alquanto capillari ma, ovviamente, piuttosto segrete. Come per esempio una parrocchiana che ci ha chiesto una coperta (per la quale voleva farci un offerta) per una famiglia disagiata di sua conoscenza che però non ci ha rivelato il nome; naturalmente non abbiamo accettato nessuna offerta ed è nata una collaborazione, anche se molto marginale.
la nostra chiesa ha dei scivoli per agevolare l’ingresso alle persone su sedie a rotelle, anche per i locali sottostanti. Non vi sono posti riservati ma vi sono spazi ampi da dove possono seguire la messa e fare la comunione. Per il resto fra le persone che frequentano la chiesa (messa, gruppi di preghiera, catechismo e altro) non si registrano persone affette da particolari disabilità.
Anche per gli anziani, in parrocchia, non v’e’ nulla di organizzato. C’è un gruppo di anziani “autoctoni” che nel 2015 hanno iniziato a vedersi in parrocchia tutti i giorni per giocare a carte (tra i quali anche una testimone di Geova) e nel 2016 sono praticamente raddoppiati arrivando ad una decina di persone che si vedono quotidianamente.
Le iniziative di carità
Le nostre risorse economiche provengono:
– dal 10% delle offerte delle messe che i nostri sacerdoti ci danno;
– dal mercatino di settembre (nel 2016 circa 1.500 euro con incremento del 25% rispetto al 2015); – e dal nostro primo pranzo di beneficenza, fatto a novembre. Per l’occasione ci hanno dato un grande aiuto altre parrocchiane, ma anche noi abbiamo cucinato e servito. Col pranzo abbiamo avuto un utile di 1.300 euro circa, di cui 150-200 euro provenienti da un asta di beneficenza che abbiamo organizzato tra una portata e l’altra, con oggetti che ci avevano donato durante l’anno. L’asta è piaciuta tanto da aver ricevuto tante richieste di ripeterla.
Sempre a novembre abbiamo iniziato la nostra raccolta mensile di viveri in chiesa. Si svolge ogni ultima domenica del mese, reclamizzandola la domenica precedente. Questa iniziativa ci permette di avere più soldi per altri fini.
Durante tutto l’anno non escludiamo neanche la più piccola fonte di guadagno, come ad esempio la vendita delle nostre composte (circa 200 euro nel 2016); piccole vendite su internet o al mercatino dell’usato di Savignano (200/300 euro l’anno) e altre iniziative che ci fruttano poche decine di euro al mese. Il tutto facendo attenzione a non “spremere” i nostri parrocchiani, evitando di legare la nostra immagine ad un pozzo senza fondo che chiede sempre soldi. Per tale motivo abbiamo ancora diversi progetti in attesa di sviluppo e siamo costretti a dire no alle iniziative della Caritas diocesana.
In conclusione diciamo che in apparenza la nostra crescita come Caritas parrocchiale può sembrare lenta (abbiamo aperto nel febbraio 2014), ma noi la vediamo solida. Il nostro motto è “grandi mete ma a piccoli passi”. Delle persone che si sono avvicinate a noi, solo una non è rimasta in nessun modo, tutti gli altri hanno trovato spazi a loro graditi e non si è mai registrato alcun litigio. Tante sono le cose ancora da fare, tanti i bisogni ai quali non siamo preparati, ma la nostra crescita è continua. Se tanto è ancora da fare, però, tanto è stato fatto: persone guarite da problemi psichici, persone uscite dal loro stato di bisogno, convertite e oggi volontari; separazioni evitate intervenendo con consigli, dritte e accettando gli sfoghi e tante altre soddisfazioni.
Rapportato, però al numero degli interventi, il numero delle soddisfazioni con i mezzi umani ed economici che abbiamo si capisce, sopra ogni ragionevole dubbio, che siamo baciati fortemente dalla divina provvidenza alla quale va ogni onore e gloria.
Gli interventi nel periodo 2014-2016
2016 | 2015 | 2014 | ||||
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Intervento | Persone | Interventi | Persone | Interventi | Persone | Interventi |
Ascolto | 71 | 742 | 37 | 269 | 48 | 179 |
Viveri | 69 | 712 | 34 | 580 | 45 | 159 |
Viveri a domicilio | 3 | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Vestiti | 10 | 15 | 6 | 12 | 0 | 0 |
Sussidi economici | 24 | € 2.480 | 14 | € 2.210 | 13 | € 1.844 |
Totale | 177 | 1.476 | 91 | 849 | 106 | 338 |