Caritas Interparrocchiale Via Duca Degli Abruzzi

Le persone incontrate

Il Centro di Ascolto di Via Duca degli Abruzzi ha registrato 152 nuovi ospiti nel 2016, ascoltato i loro bisogni e indirizzato, dove possibile, alle parrocchie oppure ai servizi di competenza. Complessivamente sono stati aiutati 498 nuclei familiari, per un totale di 1.382 individui.

Al fine di fornire un più efficace servizio, rispetto gli anni passati, è stato ridotto notevolmente il periodo di chiusura estivo ed anche quello natalizio con un servizio in turnazione dei volontari delle tre parrocchie. Il Centro ha anche fornito vestiario e biancheria a diversi centri di accoglienza di profughi tra cui quello di Casa Betania.

Le persone sono state ascoltate e, in base alle necessità è stato loro donato del vestiario, accessori per l’infanzia, stoviglie. Sono stati aiutati per la compilazione di domande per il Fondo Lavoro, richieste di pacchi viveri, richieste di contributi o agevolazioni. Ad una verifica dei dati riferiti al Centro di Ascolto, in unione alle esperienze acquisite, è possibile esprimere le seguenti considerazioni.

È confermato, rispetto gli anni passati, un trend di diminuzione delle persone che si presentano al Centro (da 587 nel 2014 a 498 nel 2016), il problema più grave resta la disoccupazione, il 60% di coloro che si sono rivolti a noi non ha un’occupazione, ma anche chi ha un lavoro (18%), questo non riesce comunque a fornire un reddito sufficiente. È cresciuta l’affluenza da parte degli uomini, passati dal 19% nel 2010 al 29% nel 2016. Gli arrivi dall’Est Europa, femminili per la maggiore, hanno infatti visto un forte calo. Questo fenomeno, nonché il mutare delle origini migratorie, ha provocato, dal 2013, una rilevante riduzione dei nuovi iscritti provenienti dai Balcani ed est Europa consistenti prevalentemente in individui in cerca di un miglior reddito; per contro sono in notevole crescita invece quelli di origine africana, Marocco e Senegal, in gran parte trattasi di famiglie numerose, che manifestano esigenze abitative e legate alla prole, di giovanissima età.

Dal 2010 al 2016, le famiglie di italiane sono passate dal 5 al 15%, hanno perso il lavoro e si rivolgono al Centro alla ricerca di aiuto; ovvia conseguenza sono le richieste di denaro, prevalentemente dovute all’impossibilità di rispettare scadenze di affitti e bollette da parte di famiglie oramai prive di reddito. Un altro fenomeno in progressivo aumento è il presentarsi di individui che vivono solamente di elemosina ed espedienti vari. In questa tipologia di assistiti si individua anche un’abitudine a frequentare i diversi Centri del circondario o dei comuni limitrofi, spesso adducendo a false problematiche al fine di ottenere soldi ma, attraverso il sistema informatico che ci tiene in rete, siamo riusciti ad individuarli e a comportarci di conseguenza.

A Sant’Andrea dell’Ausa anche quest’anno il Centro di Ascolto ha cercato di accogliere sempre con fraternità e disponibilità tutti coloro che vi si sono rivolti, cercando di rispondere con attenzione ai loro bisogni, pur sempre nei limiti delle oggettive possibilità. Continua in parrocchia, ogni primo lunedì del mese, la distribuzione dei pacchi viveri, offerti sia dalla Caritas diocesana che dagli stessi parrocchiani ad ogni Messa nell’ultima domenica di ogni mese. Complessivamente nel 2016 sono stati donati 6.987 euro per affitti, utenze, rette scolastiche, trasporti e altro.

A San Gaudenzo, precisamente nel locale attiguo alla parrocchia, si provvede alla distribuzione di prodotti alimentari ai soli parrocchiani indigenti; all’inizio del 2016 i nuclei assistiti erano 32, mentre alla fine dell’anno hanno raggiunto le 41 unità così ripartiti: 15 Italiani, 18 est europei, 7 nord africani e un sud americano.

Si utilizzano generi donati da parrocchiani e forniti dal banco alimentare o dalla Comunità europea. Ai parrocchiani indigenti o in difficoltà si cerca di provvedere anche attraverso contributi economici (pagamento di bollette, tasse, affitto, farmaci, ecc.), previo un ascolto e valutazione preventiva. Si provvede soprattutto al pagamento diretto del dovuto non alla consegna del denaro.

A San Raffaele, la Caritas parrocchiale cerca di educare la comunità all’esercizio della carità, favorendo l’accoglienza reciproca mediante l’ascolto, la condivisione e l’attenzione alle varie forme di povertà e bisogno. La nostra azione intende promuovere apertura verso realtà bisognose di amore e accoglienza, sia accanto a noi sia nelle zone più povere del mondo. Lo sportello ha ascoltato in prevalenza residenti per un totale complessivo di 45 famiglie. Oltre alla distribuzione viveri, quando necessario, si è provveduto al pagamento di: bollette, medicinali, ticket sanitari, libri scolastici, occhiali da vista ed altre necessità.

Il tema della salute

A San Gaudenzo sono attive due specifiche organizzazioni, riguardo le attività con anziani. La più recente, e in crescente sviluppo, è “Pianeta Argento”, che organizza vari momenti di socializzazione. Attualmente essa è molto seguita, ogni volta da 60 a 80 e più partecipanti. È poi presente il circolo parrocchiale, una quarantina di persone dedite a gare, passatempi, vacanze in montagna. In entrambi i casi sono occasionalmente presenti alle attività i gruppi di giovani (oratorio o scout) come supporto o cooperazione. Un fattore importante legato all’utilizzo dei locali della parrocchia è l’aver recentemente fatto installare l’ascensore, che consente il raggiungimento del circolo e delle aule di catechismo anche alle carrozzine e a chi ha difficoltà di deambulazione. Al momento non sono presenti bambini con deficit tali da richiedere una assistenza particolare; essi vengono quindi integrati nelle normali attività di catechismo, oratorio, scout, come anche nelle funzioni. I gruppi famiglie, costituiti per fasce d’età, sono quattro e ciascuno formato da 12 a 20 nuclei familiari. Sono generalmente organizzati incontri mensili ed attività in comune, gite, cene, ed una volta all’anno un incontro di tutti i gruppi, per tradizione al campo Don Pippo. All’interno dei gruppi sono anche presenti disabili che, comunque, vengono normalmente integrati nelle normali attività del gruppo.

Sant’Andrea dell’Ausa: su invito del nuovo parroco come volontari Caritas abbiamo attivato un centro anziani denominato “Il Salotto”, sembra per ora essere gradito. Gli incontri sono settimanali.

Le visite agli ammalati vengono eseguite regolarmente da parte di parrocchiani volontari delle otto zone nelle quali è stata suddivisa la parrocchia e dai gruppi Scout e ACR insieme a un diacono in Avvento e Quaresima. Il pacco viveri viene inoltre recapitato a domicilio a chi ne tiene necessità per motivi speciali.

I bambini con problemi di salute sono completamente inclusi nel gruppo di catechismo e ben sorretti dalle catechiste con sostegno educativo. In aprile viene celebrata una Messa particolare dedicata ai sofferenti dove viene praticata anche l’unzione agli infermi, seguita da un momento conviviale in parrocchia. Le persone invitate hanno posti riservati.

A San Raffaele i casi di anziani che vivono soli sono numerosi, per questo abbiamo uno Sportello che opera sia per combattere la solitudine (visite, telefonate, varie iniziative di contatto e di aggregazione), sia per aiutare in caso di problemi di salute. È attivo tutti i giovedì dalle 16 alle 19, grazie a una presenza continua di 19 volontari. Le modalità variano a seconda dei casi. In questo lavoro esiste e viene favorita una collaborazione crescente con altri operatori e gruppi, e anche con presenze occasionali di parenti e vicini (i rapporti di vicinato, soprattutto nello storico quartiere dell’INA-Casa, sono forti e “produttivi”).

Nel lavoro rivolto agli anziani, tra le altre cose, si è consapevolmente mossi da un duplice intento: far sì che attorno ad anziani e malati cresca la sensibilità e la mobilitazione di ogni membro della comunità; favorire l’incontro e lo scambio tra generazioni diverse. Durante i vari momenti dell’anno pastorale, questi intenti si traducono in iniziative, gesti e modalità concrete.

Le iniziative di carità

Le tre parrocchie hanno aderito al progetto “parrocchia accogliente” ospitando una dozzina di profughi presso una struttura parrocchiale e coinvolgendo tutta la comunità nell’accoglienza e nell’inserimento di questi giovani.

A Sant’Andrea dell’Ausa prosegue il progetto di aiuto ad alcune famiglie in difficoltà da parte di undici famiglie che puntualmente devolvono una  piccola somma per questa iniziativa, autotassandosi e anche raccogliendo fondi da altri parrocchiani che desiderano offrire la propria collaborazione.

In parrocchia esiste un gruppo di giovani famiglie che si incontrano puntualmente e seguono un percorso condiviso. Inoltre da anni è attivo un centro chiamato la “Tana di Winnie the Pooh” che ospita i bambini dagli 0 anni in su per dare sostegno alle mamme lavoratrici. Viene fatta una festa del dono, organizzate pesche, lotterie, commedie, vendite di libri, coroncine per l’Avvento.

A San Gaudenzo sono presenti diverse forme di adozione, sotto forma di donazione di denaro. Tramite la Caritas parrocchiale, gli aiuti sono finalizzati a risollevare famiglie in difficoltà in forma anonima. Ogni anno qualche famiglia si rende disponibile per l’ospitalità durante la cura dei bambini e mamme dell’Operazione Cuore. La Parrocchia collabora con l’iniziativa promossa dalla parrocchia San Raffaele per sostenere le famiglie con familiari affetti da Alzheimer.

A San Raffaele raccolti fondi in Quaresima e in Avvento per sostenere il progetto parrocchia accogliente.

Gli interventi nel periodo 2014-2016

  2016 2015 2014
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 498 2.906 518 2.593 587 3.037
Indumenti 407 1.827 440 1.730 471 1.837
Viveri 128 1.008 122 780 154 939
Sussidi Economici 30 € 9.580 63 € 16.676 19 € 9.449
Totale 1.063 5.741 1.143 5.103 1.233 5.815