Poveri malati e soli
Fa male vedere una mamma che viene in Caritas a chiedere un aiuto per comperare le medicine ai figli piccoli o per interventi sanitari urgenti senza copertura finanziaria.
Nella nebbia stagnante della crisi, che pure lascia intravedere timidi spiragli di luce, sono presenti sempre più gli italiani over cinquanta residenti e aumentano i profughi che hanno terminato percorsi di accoglienza.
Nell’anno del Giubileo della misericordia le parrocchie hanno potenziato una capillare ricerca di persone malate e anziane per una calda vicinanza di compagnia e aiuto.
Sono anche aumentate le collaborazioni con gli uffici istituzionali, gli enti, le associazioni, le aziende e i privati per dare risposta a bisogni fondamentali: il Fondo per il lavoro che ha avviato ad un’occupazione un centinaio di disoccupati; l’Emporio solidale che settimanalmente permette a decine di famiglie bisognose di fare la spesa gratuitamente; Famiglie insieme che nel 2016 ha fatto prestiti a oltre 400 famiglie in difficoltà; Operazione Cuore che ogni anno ridona speranza di vita ad una ventina di bambini; il Giro Nonni che ogni giorno incontra e porta da mangiare a una quarantina di anziani soli; la Casa Comune che “ascolta il grido del povero” accogliendo rifugiati e “ascolta il grido della terra” aiutando centinaia di ragazzi a riflettere su nuovi stili di vita e sulle tematiche della pace e della giustizia.
La povertà, la malattia e la solitudine devono essere vinte con l’impegno di tutti.
Don Renzo Gradara
Direttore Caritas diocesana Rimini