Associazione Rumori Sinistri

Continua anche nell’anno 2016 l’attività di supporto dell’associazione Rumori sinistri alle vittime del sistema neoliberista presenti in città. Dalla casa di accoglienza dedicata a Don Andrea Gallo che, dall’apertura avvenuta il 24 dicembre 2015 ad oggi, ha ospitato più di 80 homeless di varie nazionalità, allo “Sportello Diritti per tutti” emergono nuovi e costanti bisogni relativi alla necessità di servizi di supporto che ad oggi mancano, considerando che l’esclusione avviene quasi esclusivamente sul requisito della residenza, vera e propria frontiera respingente nell’accesso alla piena cittadinanza. Persone con problematiche psichiatriche o dipendenze patologiche (quali ludopatia, alcollismo ecc..) sono totalmente abbandonate a se stesse dalle istituzioni preposte, nonostante possano creare problematiche legate anche alla sicurezza pubblica. Un osservatorio privilegiato sul tema salute rimane lo “Sportello Salute per tutti”, attivato da marzo 2016 a Casa Gallo e tuttora operativo.

Lo Sportello è aperto settimanalmente due volte, il giovedì pomeriggio con un medico volontario dalle ore 15.30 alle 16.30 e il sabato mattina dalla 9.30 alle 11.30 con la presenza di un’infermiera professionale. Dopo un anno dall’apertura del punto di ascolto sanitario presso Casa Gallo si possono stilare i primi dati di affluenza e dati epidemiologici.

La presenza del medico volontaria è garantita una volta a settimana come è garantita la presenza di un infermiera una volta la settimana il sabato mattina per le terapie, la distribuzione dei farmaci, piccole medicazioni. Nell’equipe medica di supporto è presente anche uno psichiatra e un dentista che vengono attivati a seconda delle necessità che emergono dai colloqui nei vari servizi presenti nel Network solidale di via Dario Campana.

Mediamente vengono effettuate 5-6 visite a settimana considerando anche un affluenza di persone proveniente dal punto di ascolto presso l’Ass. Opera di Sant’Antonio del convento di Santo Spirito. Le persone che attraversano il servizio non sono solo, infatti, gli abitanti di Casa Gallo, nel tempo si è creata una sinergia con altre realtà del territorio per garantire al meglio il servizio a tutte le persone che ne hanno necessità.

Nell’arco del 2016 vi sono stati circa 200 accessi al punto di ascolto del giovedì pomeriggio, chiaramente nei 200 accessi alcune persone sono state viste più volte in base alla patologia di cui soffrono.

Volendo fare una distinzione di genere sono state viste 8 donne per un totale di circa 40 accessi, di queste 8 donne il 5 sono straniere e 3 italiane.

Per quanto riguarda gli uomini (140 accessi) il 70% sono stranieri con prevalenza di africani sub-sahariani in una percentuale pari all’80% ed il 30% italiani.

Riguardo all’età anagrafica le persone afferenti tra i 20 e i 40 anni rappresentano la stragrande maggioranza, pari alla percentuale del 85%.

Le patologie predominanti sono a carico del sistema respiratorio alte e basse vie, con componente asmatica. Altra patologia di rilievo è l’ipertensione arteriosa spesso resistente a monoterapia instaurata, sicuramente poi c’è un netto aumento delle patologie virali nel periodo invernale. Diversi i disturbi di carattere gastro-intestinale o al diabete dovuti alla cattiva alimentazione. Chiaramente tale situazione non può non vedere la sua lettura epidemiologica in stretta correlazione con le difficoltà abitative ed economiche di queste persone.

Per queste ragioni a Casa Gallo si è sviluppato il progetto della Raccolta Solidale con l’obiettivo di aiutare gli/le abitanti di Casa Gallo a forme di sussistenza alimentare che, grazie ad una piccola cucina economica che ci è stata donata, permettono di restituire un po’ di dignità agli abitanti e alle abitanti, che così possono permettersi di cucinare un pasto caldo in autonomia, trasformando l’occasione in un momento di relazione e di socialità.

Una patologia onnipresente sono i piccoli traumi e dolori articolari, altro dato di rilevanza sono la presenza di patologie dermatologiche di lieve entità. L’accesso a servizi igienici, la possibilità di lavarsi sono tutti elementi che denotano come le patologie siano strettamente legate alle condizioni di vita.

A queste situazioni che rilevano rispetto alla popolazione residente una casualità patologica in relazione allo stato di grave indigenza, si sommano situazioni di malessere psichiatrico (5 persone) e di dipendenza patologica, ludopatia (2 persone) e alcolismo (3 persone). Relativamente a questi casi, alcuni molto gravi, segnaliamo come in precedenza la totale impossibilità di avviare percorsi di presa in carico dei servizi che non si limitino, ad esempio, a qualche colloquio presso il Centro Alcoologico, ma a veri e propri percorsi terapeutici in struttura.

L’attivazione dello “Sportello Salute per tutti” a Casa Gallo, ha permesso anche di creare relazioni significative fra i volontari del servizio e le persone che l’hanno attraversato o usufruiscono delle azioni di supporto. Si registra, infatti, in questi ultimi mesi un aumento delle situazioni di solitudine e sofferenza sociale. Da un lato legate ai giovani richiedenti asilo fuoriusciti da CAS senza alcuna prospettiva alcuna, molti dei quali ricorrenti e senza documenti perché sprovvisti della dichiarazione di domicilio o di un contratto d’affitto imposti dalle Questura per rinnovarli ma non previsti dalle norme e senza reti amicali alcune. Abbandonati a se stessi in una realtà sociale già di per sé impoverita e indifferente. Ma anche alle vittime degli sfratti per morosità incolpevole, spesso donne con figli minori a carico o donne sole di una certa età, senza alcun sussidio o sostegno materiale dopo la perdita del lavoro e l’avvio della procedura di sfratto. In alcuni casi si è reso necessario attivare dei colloqui di supporto psicologico.

Le disuguaglianze sociali prodotte da questo sistema iniquo stanno ridisegnando le nostre città e con esse le relazioni che al loro interno si sviluppano. Sono le disuguaglianze sociali ed economiche e la povertà ad aumentare i fattori di rischio sulla salute e sulle aspettativa di vita delle persone. E queste condizioni socioeconomiche e le loro conseguenze sono modificabili tramite politiche efficaci di contrasto a livello locale, nazionale e internazionale. Per questo è necessario agire al più presto sul fronte dell’apertura di più presidi sociali e sanitari informarli nei quartieri e nei territori, sul rilascio dell’iscrizione anagrafica degli homeless presenti stabilmente in città affinché si possano attivare tutte quelle risorse e quei servizi utili ad improntare dei veri percorsi di sostegno alla salute e al riscatto sociale delle tante vittime del sistema neoliberista.