Emporio Solidale Rimini

Come nasce il progetto

#EmporioRimini nasce come risposta concreta alla grave situazione socio-economica che ha colpito il nostro territorio nel 2011. La Prefettura di Rimini, infatti, in quell’anno ha convocato un “tavolo anticrisi” per cercare di escogitare soluzioni alle differenti problematiche presenti. Il tavolo con tematica sociale aveva due finalità: sensibilizzare i soggetti privati economici della Provincia di Rimini alla cultura della solidarietà ed elaborare nuove proposte finalizzate a fronteggiare la grave situazione di impoverimento di molte famiglie residenti.

Nasce così #EmporioRimini, un progetto che mette in rete soggetti pubblici e privati, istituzioni ed associazioni di volontariato, con l’obiettivo di sostenere persone e famiglie in transitoria situazione di disagio economico.

I promotori del progetto hanno costituito un protocollo d’intesa sottoscritto da Prefettura di Rimini, Comune di Rimini, Unioni dei Comuni della Valmarecchia, Comune di Bellaria-Igea Marina, Azienda Asl Romagna Rimini, Associazione Forum Piano Strategico Rimini Venture, Volontarimini – Centro di servizio per il volontariato della Provincia di Rimini, Associazione Madonna della Carità (capofila del progetto), Madonna della Carità cooperativa arl, Associazione Opera Sant’Antonio, Associazione Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa Italiana sezione di Rimini, Associazione Istituto per la famiglia di Rimini, Fondazione di Religione San Paolo (braccio operativo della Caritas San Marino-Montefeltro) e le ACLI Provinciali Rimini.

Le associazioni appartenenti al Centro di Servizio del Volontariato promotrici del progetto sono: Madonna della Carità, Rimini Rescue, Mille passi solidali, Papillon, Alzheimer Rimini, Lega Italiana Lotto ai Tumori Rimini, Centro Accoglienza alla Vita “Carla Ronci”, Carlo Giuliani, Arcobaleno, Amici dell’Ecuador, Anipi, L’incontro, I colori del mondo, Donarsi, Arcop, Basta Merda in Mare.

Il progetto viene poi finanziato dal 2015 da risorse di Caritas Italiana, dal Piano di zona per la salute e il benessere sociale del Distretto di Rimini Nord e attraverso il progetto di rete “Emporio Solidale e nuovi servizi per le famiglie in difficoltà”, sostenuto dal Fondo speciale del volontariato del Centro Servizio del Volontariato di Rimini.

La sede ufficiale viene inaugurata il 16 aprile del 2016, presso Via Spagna 26 a Rimini, alla presenza del Vescovo Mons. Francesco Lambiasi, del Sindaco Andrea Gnassi e della Vice Sindaco Gloria Lisi, per diventare operativa nei primi di giugno.

Come funziona #EMPORIORIMINI

#EmporioRimini è un supermercato solidale destinato a persone in forte difficoltà economica dove è possibile effettuare la spesa senza l’utilizzo del denaro. Ad ogni tesserato viene fornita una tessera a punti gratuita, con i punti assegnati sulla base della composizione del nucleo familiare. Ogni mese il beneficiario ha a disposizione i punti assegnati e può scegliere tra i prodotti, alimentari e non, presenti all’interno del supermercato.

Il progetto si sostiene con la raccolta di eccedenze del mercato alimentare e dei prodotti non commerciabili, ma ancora commestibili, conferiti gratuitamente dalle industrie alimentari del territorio di Rimini, attraverso l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e le forniture gratuite attribuite attraverso la piattaforma della Regione Emilia Romagna (S.I.R) destinate a Onlus che le distribuiranno a persone e famiglie che hanno il bisogno primario del cibo.

Il supermercato diventa il luogo dove poter reperire gratuitamente i prodotti alimentari di base, qualificando la spesa, attraverso la propria scelta sulla base della propria educazione ed abitudine alimentare, con l’opportunità di creare relazioni e di avere suggerimenti in merito anche ad un buon stile alimentare.

Quali sono i criteri di accesso

I requisiti di accesso sono :

  1. residenza in uno dei Comuni del Distretto di Rimini Nord (Rimini, Bellaria Igea Marina o in uno dei 10 comuni dell’Unione Comuni Valmarecchia);
  2. ISEE completo di DSU (ultimo, aggiornato e conforme) con un valore fino ad un massimo di 7.500 euro;
  3. attestazione di iscrizione al Centro per l’Impiego per le persone in età lavorativa.

Il progetto non vuole essere assistenzialistico e cerca di supportare quelle situazioni di transitoria difficoltà, incentivando la responsabilizzazione delle persona nella ricerca di un lavoro.

Le domande vengono presentate attraverso le Caritas parrocchiali (Distretto Rimini Nord), le Associazioni sottoscrittrici del progetto, gli enti pubblici e le Acli Provinciali di Rimini.

Una volta raccolte e valutate le domande, le persone in possesso dei requisiti vengono contattate per la consegna di una tessera a punti, indispensabile per effettuare la spesa presso l’Emporio.

La validità della tessera è di 4 mesi, eventualmente rinnovabili qualora la condizione di disagio permanga. La tessera ha un codice a barre che identifica il nucleo familiare.

Il continuo controllo dei beneficiari tra gli enti sottoscrittori evita che i medesimi nuclei fruiscano sia del servizio dell’Emporio che di altri interventi di assistenza alimentare. L’obiettivo è allargare l’intervento a più famiglie evitando la sovrapposizione di interventi sui medesimi nuclei e la cronicizzazione di situazioni problematiche.

Dati

Le domande raccolte nel 2016 sono state 375. Di queste, 12 non hanno ottenuto risposta positiva a causa della mancanza dei requisiti di accesso o perché usufruivano già di aiuti presso altri servizi di assistenza alimentare.

La molteplicità dei soggetti aderenti al progetto ha permesso di intercettare ed accogliere diverse povertà che precedentemente non si erano rivolte alle Caritas. Strategica per l’ingresso all’Emporio è stata la capillarità delle Caritas parrocchiali, che hanno fornito informazioni e raccolto la documentazione necessaria.

Le Caritas parrocchiali hanno offerto la propria collaborazione e competenza, ascoltando, orientando, e in alcuni casi accompagnando l’inserimento dei nuclei familiari presso l’Emporio.

Associazioni ed Enti pubblici hanno poi potuto utilizzare lo strumento dell’Emporio come sostegno alimentare alle famiglie incontrate presso i propri sportelli, creando progettualità mirate e più ampie.

Famiglie aiutate per Ente inviante

Ente inviante

n

%

Caritas Parrocchiali

109

30,0

Servizi Sociali Comune di Rimini

65

17,9

Caritas Diocesana

55

15,2

Ass. Centro Aiuto Vita Rimini

35

9,6

Ass. Istituto per la Famiglia

31

8,5

Servizi Sociali Unione dei Comuni Valmarecchia

17

4,7

Ass. Papillon

14

3,9

Croce Rossa Italiana Sezione Rimini

11

3,0

Ass. Papa Giovanni Xxiii

8

2,2

Ass.Opera San Antonio

7

1,9

Acli Provinciali Rimini

6

1,7

Ass. Amici dell’Ecuador

2

0,6

Distretto Socio Sanitario Rimini (AUSL Romagna)

2

0,6

Ass.Millepassi Solidali

1

0,3

Totale

363

100

Dal 7 giugno 2016 al 31 dicembre 2016 #EmporioRimini ha aiutato 363 famiglie, per un totale di 1.100 assistiti. I beneficiari sono per il 26% famiglie unipersonali (persone sole che non vivono all’interno di un nucleo familiare), per il 16% composte da soli due componenti, per oltre il 50% famiglie da tre a cinque componenti e per l’8% famiglie numerose.

Composizione dei membri delle famiglie per classe d’età

Il numero dei minorenni che usufruiscono dell’Emporio solidale incide per il 38,8% sul totale degli assistiti, raggiungendo il numero di 427. Va sottolineato che, di questi, l’11,7% sono minori sotto i 3 anni e il 27,1% dai 4 ai 17 anni. Questo dato conferma che spesso gli adulti di riferimento hanno difficoltà nella ricerca di un lavoro che permetta la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro soprattutto in assenza di ampie reti familiari. L’Emporio vuole rappresentare un luogo accogliente dove gli adulti mantengono dignità anche davanti ai propri bambini, facendo la spesa e scegliendo i prodotti dagli scaffali mentre i propri figli giocano o disegnano nella stanza dedicata ai bimbi. La dimensione della normalità aiuta ad alleggerire un periodo della vita costellato da fatiche e sacrifici.

Diverso è il discorso degli anziani, che rappresentano il 6,6% dei tesserati. Questa bassa percentuale conferma che l’Emporio, previsto come intervento temporaneo, non sempre rappresenta l’intervento più idoneo per gli anziani che spesso non hanno più accesso al lavoro.

I beneficiari accolti over 65 sono coloro che spesso in attesa di una certificazione sanitaria (invalidità) o del pensionamento, con poche risorse da mettere in campo per contrastare questa fase di attesa, scivolando in una fase di forte difficoltà. È da precisare che molti degli anziani in difficoltà della Diocesi usufruiscono del pacco viveri a domicilio da parte delle parrocchie, oppure ricevono il pasto caldo attraverso il “Giro Nonni” della Caritas, finanziato dal Comune di Rimini, perché hanno spesso difficoltà a muoversi dal domicilio.

Per quanto riguarda la nazionalità, i beneficiari nati in Italia sono 176, pari al 48,5% sul totale, mentre il 51,5% è nato all’estero. È da sottolineare che 34 persone sono nate all’estero, ma hanno ottenuto la doppia cittadinanza nel nostro Paese. Coloro che hanno cittadinanza italiana e doppia cittadinanza sono il 57,9% del totale degli assistiti, mentre coloro che hanno cittadinanza straniera sono il 42,1%. Questo evidenzia che le persone che frequentano l’Emporio sono principalmente persone che da tempo vivono in Italia. Tra le cittadinanze incontriamo più frequentemente: Marocco (15,2%), Albania (6,6%), Romania (3,3%) e Senegal (3%).

Composizione dei membri delle famiglie per provenienza geografica

Incrociando alcuni dati si segnalano evidenti differenze tra italiani e stranieri:

  • gli stranieri appartengono prevalentemente alla fascia di età tra i 35 e i 44 anni; sono prevalentemente famiglie di giovani genitori con minori, spesso numerose e composte fino a 5 persone; gli italiani che accedono all’Emporio hanno in prevalenza tra i 55 e i 64 anni
  • per il 75% si tratta di nuclei di un massimo di tre componenti;
  • gli stranieri sono in buona parte coniugati e vivono con coniuge e figli, mentre gli italiani sono in gran parte famiglie unipersonali, cioè vivono da soli;
  • i beneficiari italiani sono in gran parte persone seguite dai servizi o famiglie che hanno preferito accedere all’Emporio piuttosto che alle parrocchie, in quanto lo hanno ritenuto maggiormente dignitoso, un supporto che non categorizza o stigmatizza. Gli stessi faticano forse a chiedere aiuto a persone che conoscono e sono all’interno dei loro circuiti relazionali. Si tratta di persone che a causa della perdita di lavoro, o delle precarietà, sono scivolate nella zona grigia e che attivano percorsi di resilienza e di flessibilità, per affrontare orizzonti precari;
  • i beneficiari stranieri sono persone più abituate a percorsi lavorativi frammentati e precari, e per storia personale vivono da sempre a ridosso della povertà, sapendola anche fronteggiare.

Il clima creatosi a #EmporioRimini è sereno e ha permesso l’accoglienza di persone con culture diverse accumunate da uno stato di necessità.

 

Rispetto all’abitazione è interessante notare che la maggior parte delle famiglie che si rivolgono all’Emporio vive in casa in affitto, di cui il 48,8% da privato e quasi il 30% in case di edilizia pubblica. Quest’ultimo dato mette in evidenza che si tratta di famiglie che già da tempo vivono in una situazione di disagio, che sono seguite dai servizi e che spesso, oltre ai problemi economici vivono situazioni di ulteriori fragilità, date magari dallo stato di salute dei familiari. Il 72% di coloro che vivono in case popolari sono italiani.

Tra coloro che si rivolgono all’Emporio ci sono anche un 5% di proprietari di casa, nella quasi totalità dei casi si tratta di italiani sopra i 50 anni di età.

Abitazione

v.a.

%

Casa in affitto da privato

177

48,8

Casa in affitto da ente pubbl.

107

29,5

Casa in proprietà

20

5,5

Casa in comodato

16

4,4

Altro

16

4,4

Privo di abitazione

6

1,7

Ospite di amici/conoscenti/parenti

5

1,4

Domicilio di fortuna

4

1,1

Roulotte

4

1,1

Alloggio legato al servizio prestato

1

0,3

Dorme in macchina

1

0,3

(Non specificato)

6

1,7

Totale

367

100

Coloro che accedono all’Emporio Solidale appartengono, per il 45%, a persone in età lavorativa che sono attualmente disoccupate, mentre per il 30% sono persone inserite in percorsi lavorativi spesso insufficienti a sostenere il bilancio familiare, od anche costrette a sostenersi grazie a qualche lavoro precario.

Il 12,7% sono pensionati che percepiscono una pensione minima e che devono affrontare spese mediche o abitative e che difficilmente possiedono reti parentali di sostegno.

Il 6,1% appartiene invece a coloro che sono inabili parziali o totali al lavoro, ma che pur percependo assegni non riescono a fronteggiare le spese quotidiane.

Composizione dei membri delle famiglie per condizione professionale

I problemi maggiori evidenziati dalle famiglie sono ovviamente riferiti all’occupazione e conseguentemente ad un basso reddito.

Il 73% delle famiglie denota problemi nella ricerca e nel mantenimento del posto di lavoro.

Le famiglie lamentano un reddito insufficiente per sostenere le necessità quotidiane o emergenziali, che spesso insistono sulle categorie più fragili (minori, anziani o inabili).

Si evidenzia che spesso i genitori faticano a supportare la crescita dei figli e il complesso compito dell’accompagnamento verso l’adolescenza. I diversi casi di separazione e divorzio (il 20% dei beneficiari) segnalano tensioni familiari nel trovare un accordo sull’educazione e la condivisione dei tempi di gestione dei figli, soprattutto quando la situazione economica è grave per il moltiplicarsi di spese ordinarie e legali..

Sono da segnalare le situazioni di lutti (coniuge, figli, genitori, per un totale di 13 casi) che hanno ulteriormente appesantito la difficile situazione della famiglia creando un clima di sconforto e di solitudine.

Si sottolinea che il 50% delle famiglie che accedono all’Emporio segnala la presenza di una disabilità fisica, intellettiva o gravi problemi di salute che spesso compromettono lo stile e la qualità di vita di tutti i familiari, richiedendo accudimento ed assistenza costante. Le condizioni di povertà, sommate ai problemi di salute, rischiano di fare scivolare interi nuclei di famiglie fragili in situazioni sempre più complesse e difficilmente affrontabili.

Frequenza dei bisogni nelle famiglie

Gli aiuti

Nei giorni di apertura, #EmporioRimini incontra in media 24 famiglie. Nel 2016 sono state effettuate complessivamente 2.238 spese, per un totale di oltre 81mila prodotti alimentari, circa 1.100 di cancelleria e altri 1.000 più vari (casalinghi, prodotti per l’igiene della casa e della persona). L’accesso all’Emporio per queste famiglie ha significato poter disporre di un paniere di beni ricco e completo, garantendo i pasti della giornata a tutti i componenti della famiglia e potendo scegliere i prodotti in base al proprio gusto e tradizione gastronomica culturale. I prodotti più “venduti” sono stati: passata di pomodoro, pasta, riso, legumi, tonno e carne in scatola, latte, uova, biscotti, formaggi, farina, olio extra vergine d’oliva, frutta, verdura.

Le raccolte alimentari realizzate per l’Emporio sono state 6 in tutto il 2016.

Il lavoro di sensibilizzazione con le aziende del territorio, aiutati anche dall’Ass. “Figli del Mondo”, ha permesso la raccolta di beni alimentari e non, che sono stati molto apprezzati dai beneficiari.

Le donazioni ricevute (anche più volte) appartengono a 13 imprese, 5 associazioni di volontariato, 5 parrocchie, 5 cittadini privati e 2 Empori solidali della regione con i quali si è instaurato un lavoro di smistamento della eccedenze.

I prodotti reperiti dalle donazioni sono stati: ortofrutticoli, alimenti confezionati vegetariani e vegani, generi alimentari (yogurt, formaggio, merendine, passata di pomodoro, ecc), igiene della persona (sapone liquido per le mani, bagnoschiuma, shampoo…), casalinghi, ferramenta, prodotti per la casa e materiale scolastico.

Ad oggi i fornitori che collaborano all’approvvigionamento dell’Emporio sono 29.

Il personale

Il personale dell’Emporio è composto da un coordinatore del progetto, 2 operatori dipendenti e 25 volontari che si alternano nei diversi turni di apertura e che svolgono le seguenti mansioni:

  • accoglienza presso l’emporio (verifica della tessera, dei punti assegnati e delle limitazioni);
  • attività ricreative e di socializzazione per i più piccoli, all’interno dello “spazio bimbi”;
  • ascolto e orientamento ai servizi del territorio;
  • spesa assistita (supporto nella scelta del prodotto; indicazioni sulle limitazioni dei singoli articoli);
  • cassa ed emissione dello scontrino con il riepilogo dei prodotti e dei punti assegnati;
  • formazione dei volontari e aggiornamenti sulle attività.