Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale CRI di Rimini

Siamo circa 350 volontari distribuiti su 6 aree operative, con le seguenti finalità:

  • tutelare e proteggere la salute e la vita;
  • favorire il supporto e l’inclusione sociale dei più vulnerabili;
  • dare risposte a emergenze e disastri;
  • diffondere i principi e i valori del Diritto Internazionale Umanitario;
  • promuovere l’impegno dei giovani nel volontariato;
  • comunicare attraverso una struttura capillare, facendo tesoro dell’opera dei volontari.

La perfetta sinergia fra queste 6 aree consente di muoversi in ambiti diversi, cercando di riempire gli spazi necessari affinché tutti i bisogni, almeno quelli primari, possano essere soddisfatti.

Nell’aiuto concreto, ci poniamo questi momenti: accoglienza della persona nella sua realtà, senza distinzione di etnie e senza pregiudizi; ascolto e “lettura” di racconti di sofferenza; orientamento e collegamento con la comunità sociale.

I fenomeni di emarginazione e di esclusione creano situazioni non solo potenzialmente distruttive per chi ne è vittima, ma diventano deflagranti e pericolosi per l’intero tessuto sociale di una comunità. Tenere alta l’attenzione di fronte a queste dinamiche ed intervenire con azioni mirate in risposta ai bisogni del territorio, costituisce una delle missioni della nostra associazione.

Oltre alle categorie “classiche”, oggi i nuovi poveri sono rappresentati da famiglie con bambini (o si comprano i libri o si mangia), genitori separati o single, disoccupati, immigrati a vario titolo (regolari e non) e nell’aiuto concreto a queste categorie vulnerabili, vediamo rappresentati alcuni dei principi di Croce Rossa – Umanità-Imparzialità-Volontariato-Unità-Indipendenza.

Nello specifico operiamo in vari ambiti:

  • Distribuzione pacchi alimentari
  • Assistenza ai senza dimora (progetto UDS)
  • Progetto “Includiamo le strade”
  • Casa Solferino – struttura in cui ospitiamo 31 richiedenti asilo. Nel 2017 si sono aggiunti due bebè nati da nostre ospiti nigeriane.
  • Sezione CRI di SECCHIANO-NOVAFELTRIA con ambulatorio medico settimanale e assistenza a vario titolo a circa 20 famiglie in difficoltà.

Resta assolutamente indispensabile fare rete con le altre Associazioni del territorio per porre in essere azioni efficaci e mirate e per rispettare la dignità di ogni essere umano e garantirne lo sviluppo individuale nel proprio percorso di vita.

Distribuzione viveri agli indigenti 2016

I pacchi alimentari vengono consegnati a nuclei familiari segnalati da Ausl e Comune di Rimini oppure a nuclei o singoli soggetti che si presentano nella nostra sede, dopo un’attenta disamina della situazione economica. Tutte le persone vengono ascoltate e, se possibile, aiutate per un eventuale risoluzione, anche parziale, dei loro problemi (siamo in contatto con varie agenzie del lavoro), soprattutto per un possibile reinserimento nel tessuto sociale della città.

Per gli indigenti anziani e/o disabili impossibilitati al ritiro, organizziamo una consegna a domicilio coi nostri volontari e mezzi.

L’attività di consegna viveri è continuativa (2 volte al mese), ottenuti tramite Agea e anche da altre fonti, a circa 80 famiglie del territorio, per un totale di circa 160 persone/mese.

I nuclei famigliari sono così suddivisi:

  • 30 famiglie circa in disagio con minori;
  • 20 famiglie circa in disagio con anziani e/o disabili;
  • 30 famiglie circa in disagio economico.

A fine 2016 abbiamo distribuito circa 1.900 pacchi alimentari.

Progetto Unità di Strada Comitato Provinciale CRI di Rimini

Da quasi cinque anni come Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Rimini, abbiamo dato inizio al servizio dell’“Unità di strada” costituita da volontari e con la partecipazione delle Infermiere volontarie del Comitato di Rimini. Tutto è cominciato con la grande nevicata del febbraio 2012, dove in collaborazione con l’Associazione Capanna di Betlemme e all’Amministrazione comunale, abbiamo avviato il servizio. Tutti i volontari interessati, sono impegnati nel sostenere, nel limite delle proprie possibilità, le persone vulnerabili che gravitano nelle stazioni di Rimini e Santarcangelo di Romagna, nonché in alcuni parchi della città.

Lo scopo è di incontrare queste persone emarginate che vivono sulla strada a cui vengono offerti generi alimentari di prima necessità e coperte per ripararsi dal freddo; valutare il loro stato di salute e far intervenire il medico ove si rendesse necessario: nel caso si incontrassero persone minorenni, portatori di handicap o persone piuttosto anziane, vengono segnalati alle strutture preposte. Il nostro scopo è anche e soprattutto quello di instaurare con loro un dialogo alla pari. Oltre ai generi di conforto le volontarie ed i volontari cercano di offrire assistenza e di essere un tramite tra la solitudine degli emarginati e le strutture che operano nel territorio.

Sono senza dimora che dormono sulle panchine, quelli che hanno come lenzuola soltanto qualche cartone da cambiare ogni giorno e come tetto nuvole e stelle, ma ci sono anche quelli che hanno soltanto voglia di vivere per strada, da soli.

All’inizio ci prendevamo cura di poche persone; adesso ne seguiamo circa 35/40 alla volta. Hanno voglia di parlare, sono ragazzi, uomini e donne di tutte le età. Vulnerabili. Senza un soldo in tasca e a volte con un cane al guinzaglio.

Tutti i martedì e qualche volta anche il giovedì, in funzione delle disponibilità di cibo e bevande, partendo dalla sede operativa di via Marecchiese, le volontarie ed i volontari, si ritrovano per andare in giro nei luoghi sopradescritti, dove siamo attesi dalle persone vulnerabili, giovani e anziani, uomini e donne, che vivono nella sala d’aspetto della stazione, sotto i ponti o all’aperto.

Il servizio viene svolto con un camper e un’auto di supporto. Con i volontari e le infermiere volontarie è spesso presente un medico che in caso di necessità può visitare il senza dimora in un ambiente protetto dalla privacy e al caldo. Per inquadrare il lavoro che svolgiamo proponiamo alcuni numeri che illustrano l’attività svolta nel 2016. Uscita tutti i martedì nessuno escluso e qualche volta anche il giovedì e durante l’emergenza freddo anche più volte la settimana. Si comincia alle 20.00 con la preparazione dei sacchetti contenenti i generi di prima necessità. I volontari addetti sono tutti qualificati alla manipolazione dei cibi avendo fatto il corso HACCP presso la ASL di Rimini e il corso di Croce Rossa di 2° Livello tecnico come Operatore Specializzato Persone Senza Dimora (OS.PSD). Si parte alla volta della stazione di Rimini, come prima tappa verso le 21.10 e si rientra intorno alle 24. Nel corso di ciascuna delle uscite, avviciniamo ed assistiamo una media di 35/40 persone senza dimora durante i mesi invernale e molti di più in estate, in conseguenza dell’aumento stagionale delle presenze. Distribuiamo a ciascuno di loro un cestino contenente: un primo piatto caldo, un panino imbottito o della pizza, una brioche e a volte della frutta. Tutto questo grazie alla solidarietà di alcuni esercenti della zona e da derrate alimentari messe a disposizione dal nostro stesso comitato CRI, che tutti i martedì e in caso di ulteriori uscite, ci riforniscono del necessario per espletare il servizio. Distribuiamo inoltre tè caldo in inverno e bevande fresche d’estate e prodotti per l’igiene personale.

Incontriamo personalità più disparate. Ci sono persone che cercano di nascondersi, c’è invece chi racconta la sua giornata come se fosse un film. Ci sono capitate delle donne incinte. Ci chiedono un po’ di tutto, poi guardano il sacchetto che gli abbiamo appena consegnato contenente del cibo e sorridono. Riusciamo ad accontentare anche persone di fede musulmana che di solito non mangiano derrate alimentari contenenti carne di maiale e nell’anno di riferimento 2016 sono aumentati di numero rispetto ai senza dimora italiani che, invece, sono leggermente diminuiti.

In sintesi il servizio di Unità di Strada che svolge il Comitato di Rimini nel 2016 ha:

  • Assistito circa 2.052 persone senza dimora
  • Distribuito 3.780 pasti
  • Distribuito 324 litri di thè caldo
  • Distribuito 216 litri di acqua
  • Percorso 6.480 km
  • Consegnato: 280 coperte, 10 sacchi a pelo, 14 giacconi, 15 piumoni, della biancheria intima e 10 paia di scarpe.

Ci proponiamo nel 2017 di effettuare altre uscite settimanali oltre il martedì, specialmente durante il periodo invernale.

Includiamo le strade

Il progetto “Includiamo le strade” si rivolge a persone di diverso orientamento sessuale e di genere che esercitano attività di prostituzione in strada nell’ambito territoriale del Comune di Rimini, con uscite bisettimanali dell’Unità di Strada specifica, in un percorso di avvicinamento con lo scopo di effettuare:

  • Interventi di prevenzione/informazione/riduzione delle malattie sessualmente trasmissibili e della loro incidenza sul territorio, attraverso azioni di informazione connesse a comportamenti a rischio e sensibilizzazione all’utilizzo di dispositivi di protezione.
  • Attività di inclusione sociale esplicitata tramite le seguenti azioni:

    • avvicinamento dei destinatari ai servizi di azienda AUSL per il monitoraggio ed il counseling medico;
    • informativa sulle possibilità offerte dal progetto Help e facilitazione dell’accesso dell’utenza presso il servizio competente;
    • attività di sostegno delle competenze delle persone contattate al fine di saper utilizzare le risorse in base alle loro capacità (conversione delle risorse in funzionamenti);
    • miglioramento ed ampliamento delle attività di integrazione e collaborazione con il progetto Help
    • ampliamento della collaborazione con le altre Associazioni di volontariato del territorio riminese per eventuali emergenze (posti letto, mensa, ecc) Caritas, Associazione Papa Giovanni XXIII.

    Nell’anno 2016 sono state effettuate: 53 uscite notturne pari a 1.105 ore di lavoro volontario

    Sono stati effettuati 844 contatti con una media di 16 contatti a uscita, i nuovi contatti sono stati 160 pari al 69% delle nuove presenze.

    Nel 2016 sono state prese in carico e inviate ai servizi sanitari territoriali (Ambulatorio Extra- CEE e consultorio Celle) 53 persone dedite alla prostituzione (2 trans e 30 eterosessuali) che hanno richiesto la possibilità di visite mediche/ginecologiche e test sierologici per prevenzione MST.